Vito Finocchiaro per la sua personale espone la serie di fotografie dal titolo “cantiere navale”.
Con questa sceglie una certa visualizzazione per suscitare certe reazioni mentali, le fotografie rappresentano ciò che Finocchiaro vorrebbe comunicare con esse; è diverso da ciò che è
mostrato, e così uno stesso soggetto viene rappresentato con tonalità differenti suscitando opposte reazioni. Ciò che è mostrato, il soggetto, viene spersonalizzato dal nostro rapporto con il
mondo, come un binocolo usato al rovescio, il fotografo rende astratte e remote cose familiari. E’ l’estetizzazione della realtà.
L’intensità cromatica è la qualità che più si evince dal frame del fotografo, che in alcuni scatti diventa quasi pittura. Gli oggetti sono immobili ma stillano nell’osservatore
emozioni vivide. L’artista riesce a leggersi dentro a mettersi in comunicazione col proprio “io” con le emozioni e i sentimenti più intimi ed autentici, rivive l’esperienza della solitudine, del
freddo, della fatica, colti in una frazione di secondo grazie alla sensibiltà di un artista che intuisce intelligentemente la realtà che lo circonda e trasferisce il suo sentire in immagini che
rende reali attraverso il mezzo fotografico; e la fredda pressione dell’indice sul pulsante si trasforma in pathos.
Vale per ogni fotografia ciò che Wittgenstein diceva delle parole: il significato è l’uso.
Indirizzo: | Via imperatore carlo V, 2 Mascali (CT) |
Telefono: | 095 966269 |
Sito Web: | www.vitofinocchiarofotografo.com |
Ti piace questa inserzione?
Scrivi commento